Consiglio di Stato sentenza n. 9929 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:9929SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato il seguente principio di diritto: L'occupazione abusiva di un'area, anche se inizialmente avallata dal Comune mediante un bando pubblico di invito all'occupazione in attesa della lottizzazione e cessione a titolo oneroso dei lotti, non può essere successivamente legittimata dal mero decorso del tempo o dai comportamenti tenuti dall'Amministrazione comunale, in assenza di un effettivo titolo di proprietà o di altro diritto reale in capo all'occupante. Ciò in quanto, in presenza di un manufatto realizzato in assenza di titolo abilitativo su un'area che non risulta di proprietà del privato occupante, il Comune è tenuto a ordinarne il rilascio e la demolizione, ai sensi degli artt. 27 e 31 del d.P.R. n. 380/2001, a prescindere dalla natura demaniale o patrimoniale dell'area stessa, non potendo il privato vantare alcun legittimo affidamento sulla conservazione di una situazione di fatto contra ius. Inoltre, la mancata adozione della preventiva diffida non determina l'illegittimità del provvedimento di demolizione, atteso che la diffida serve unicamente a consentire al privato di provvedere spontaneamente alla demolizione, senza che la sua omissione possa comportare l'annullamento dell'ordine di demolizione, in applicazione del principio di non annullabilità di cui all'art. 21-octies, comma 2, della l. n. 241/1990. Infine, l'avvio da parte del Comune di un procedimento di revisione delle zone di demanio marittimo, ai sensi dell'art. 7, comma 9-septiesdecies, del d.l. n. 78/2015, non impedisce l'adozione di provvedimenti di rilascio e demolizione di manufatti abusivi realizzati su aree demaniali o pubbliche, atteso che tale procedimento non ha effetti sospensivi o preclusivi sull'esercizio dei poteri di tutela del patrimonio pubblico.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/11/2022

N. 09929/2022REG.PROV.COLL.

N. 08770/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8770 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dagli avvocati Alfredo Gualtieri, Demetrio Verbaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (già Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti); Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune di Stalettì, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sente…

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