Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1039 del 2018

ECLI:IT:TARSA:2018:1039SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, adottato dall'autorità comunale competente, è legittimo e non annullabile per violazione delle norme sul procedimento amministrativo, in quanto atto dovuto e vincolato, che non richiede particolari adempimenti partecipativi dell'interessato, il quale è comunque posto in condizione di interloquire prima dell'adozione del provvedimento definitivo. L'ordine di demolizione può riguardare anche opere realizzate in epoca remota, purché permanentemente abusive e non sanabili, nonché opere accessorie e funzionalmente connesse all'abuso principale, senza che rilevi la possibile sanabilità di queste ultime. L'indicazione di un termine inferiore a quello di legge per l'ottemperanza all'ordine demolitorio non inficia la legittimità del provvedimento, determinando solo la temporanea inefficacia dello stesso fino allo spirare del più lungo termine previsto dalla normativa. Il parere sfavorevole della commissione comunale per la tutela dei beni ambientali, reso nell'ambito del procedimento di accertamento di compatibilità paesaggistica, ha natura provvedimentale e vincola l'amministrazione all'irrogazione della sanzione demolitoria. Infine, l'organo comunale che emana il provvedimento di demolizione, sia esso il dirigente o il responsabile dell'ufficio competente, è legittimato a farlo in base alla normativa urbanistica ed edilizia, senza che sia necessario dimostrare la qualifica dirigenziale.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/07/2018

N. 01039/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02387/2005 REG.RIC.

N. 01121/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2387 del 2005, proposto da
Concetta Mandara, rappresentata e difesa dall'avvocato Raffaele Guarracino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Positano, non costituito in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 1121 del 2006, proposto da
Concetta Mandara, rappresentata e difesa dall'avvocato Raffaele Guarracino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Positano, non costituito in giudizio;

per l'annullamento,

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