Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29939 del 23 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29939PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente ai sensi degli artt. 322-ter e 640-quater c.p. può essere disposto anche su beni diversi dal profitto o prezzo del reato contestato, qualora tale profitto o prezzo non sia rinvenibile, purché sussista il fumus commissi delicti e il nesso di strumentalità tra i beni sequestrati e il reato commesso. Tuttavia, il sequestro non può riguardare beni appartenenti a soggetti estranei al reato, a meno che l'indagato/imputato non ne abbia l'effettiva disponibilità e possa trarre un concreto beneficio giuridico dalla revoca del sequestro. Il ricorso avverso il provvedimento di sequestro deve essere specificamente motivato, non potendo ignorare le circostanze di fatto e gli atti precedenti sui quali si intende esercitare la critica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. MORGIGNI Antonio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. RENZO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

D'. PI. ;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENZO MICHELE;

sentito il Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. MONETTI Vito, che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza in data 20 novembre 2006 il G.I.P. presso il Tribunale di Pescara sottoponeva a se…

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