Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13081 del 21 marzo 2003

ECLI:IT:CASS:2003:13081PEN

Massima

Massima ufficiale
E' manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3 e 41 Cost., la questione di legittimità costituzionale degli artt. 2-ter e 2-nonies della legge 31 maggio 1965 n. 575 (disposizioni contro la mafia), nella parte in cui essi non consentono, in caso di confisca di prevenzione, il previo soddisfacimento del creditore titolare di diritto reale di garanzia sul bene sequestrato, sia perché la diversità tra confisca penale ordinaria e quella di prevenzione rende legittima la disparità di trattamento, sia perché proprio il principio della libertà di iniziativa economica privata, come formulato dall'art. 41 Cost., impone la soccombenza dell'interesse privato, pur costituzionalmente tutelato, all'utilità sociale. V. Corte cost., 11 maggio 1994 n. 190.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
PRIMA SEZIONE PENALE
composta dai Sigg.
Edoardo FAZZIOLI - presidente
Antonio MARCHESE - consigliere
Francantonio GRANERO - consigliere
Giovanni CANZIO - consigliere
Livio PEPINO - consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) MONTE DEI PASCHI DI SIENA - FILIALE DI NAPOLI, in persona del direttore dr. Mario Scardino
avverso l'ordinanza 20 marzo 2002
del TRIBUNALE - SEZIONE MISURE DI PREVENZIONE di NAPOLI
visti gli atti,
sentita la relazione svolta dal consigliere LIVIO PEPINO,
lette le conclusioni del Procuratore generale dr. VITO MONETTI
che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso
OSSERVA
1. Con decreto 4 dicembre 1995 il Tribunale di Napoli - sezione misure di prevenzione ha disposto, ai sensi dell'art. 2 ter legge 31 maggio 1965 n. 575, la confisca di prevenzione, tra l'altro, …

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