Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24902 del 8 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24902PEN

Massima

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La condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si caratterizza non per l'assunzione di uno "status" ma per lo stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa dell'associazione, idoneo, per le specifiche caratteristiche del caso concreto, ad attestare la sua "messa a disposizione" in favore del sodalizio, per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Al fine della valutazione dell'appartenenza, assume assoluta decisività la possibilità di attribuire al soggetto la realizzazione di un qualsivoglia "apporto concreto", sia pur minimo, ma in ogni caso riconoscibile, alla vita dell'associazione, tale da far ritenere avvenuto il dato dell'inserimento attivo con carattere di stabilità e consapevolezza. Il rituale di affiliazione può costituire indizio grave della condotta di partecipazione al sodalizio, ove risulti - sulla base di consolidate e comprovate massime di esperienza - alla luce degli elementi di contesto che ne comprovino la serietà ed effettività, l'espressione non di una mera manifestazione di volontà, bensì di un patto reciprocamente vincolante e produttivo di un'offerta di contribuzione permanente tra affiliato ed associazione. Tuttavia, il giudizio di appartenenza non può fondarsi esclusivamente sul dato del rituale di affiliazione, essendo necessario valutare anche altri elementi concreti idonei a dimostrare l'effettiva e stabile "messa a disposizione" del soggetto in favore del sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 6 ottobre 2022 dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita nell'udienza camerale del 19 aprile 2023 la relazione fatta dal ((omissis));
udito il ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' o il rigetto del ricorso;
uditi gli avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), difensori del ricorrente, che hanno chiesto di accogliere il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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