Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18032 del 11 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18032PEN

Massima

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Il delitto di devastazione di cui all'art. 419 c.p. richiede la presenza di due elementi essenziali: una pluralità di agenti e una molteplicità indiscriminata di danneggiamenti, che si riflette nella diversa obiettività giuridica, non esaurendosi nella sola protezione del patrimonio, ma dirigendosi verso quella, assorbente, dell'ordine pubblico. La diffusione e la diffusività dell'azione, per la difficoltà dell'opera di contrasto e per il numero dei manifestanti violenti, connotano l'azione dei facinorosi come vera e propria "guerriglia urbana", integrando gli estremi del delitto di devastazione, anche in assenza di un danno profondo e diffuso ai beni, purché sia provata la lesione all'ordine pubblico. La consapevole partecipazione di un soggetto all'azione collettiva di devastazione può essere desunta dalla sua adesione al gruppo, dimostrata da atteggiamenti che ne rivelino l'omologazione e la condivisione degli scopi, come il coprirsi il volto per non farsi identificare e il munirsi di oggetti utilizzabili per l'offesa, indipendentemente dall'effettiva realizzazione di singoli atti dannosi. La presenza di una folla in tumulto, che abbia determinato la volontà del partecipante, non esclude la sua responsabilità, in quanto la sua partecipazione rafforza il potere della massa e l'adesione degli altri, in una sorta di reciproca alimentazione della determinazione partecipativa. Il concorso morale nel reato di lesioni a pubblico ufficiale può essere affermato sulla base della condotta di partecipazione all'azione collettiva, anche in assenza di una diretta causalità materiale, quando tale condotta abbia comunque contribuito a rafforzare la determinazione criminosa del gruppo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5950/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 21/09/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

IN FA…

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