Il mancato rispetto del principio del contraddittorio, attraverso la mancata comunicazione all'interessato dell'avvio del procedimento e del preavviso di rigetto, comporta l'annullamento del provvedimento impugnato, in quanto la partecipazione del ricorrente al procedimento avrebbe potuto consentirgli di interloquire in ordine all'applicazione di norme più favorevoli, come il c.d. decreto flussi, che ha visto l'incremento dei permessi di soggiorno da convertire nel corso dell'anno successivo. Il rispetto del contraddittorio e della partecipazione del destinatario del provvedimento al procedimento amministrativo costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento, la cui violazione determina l'illegittimità dell'atto, a prescindere dalla fondatezza nel merito della decisione finale, in quanto la mancata comunicazione impedisce all'interessato di far valere le proprie ragioni e di influire sul contenuto provvedimentale. Il giudice, nell'accogliere il ricorso per violazione del contraddittorio, può compensare le spese di giudizio tra le parti, in presenza di giusti motivi.