Il mancato versamento dei contributi di estrazione da parte del concessionario di una cava comporta l'applicazione diretta da parte del Comune della sanzione accessoria della sospensione dell'attività estrattiva, senza la necessità di una previa ordinanza-ingiunzione irrogativa delle sanzioni pecuniarie, in quanto la disciplina speciale in materia di cave contenuta nella legge regionale n. 35 del 2015 prevale sulla disciplina generale sulle sanzioni amministrative di cui alla legge regionale n. 81 del 2000. La sospensione dell'attività estrattiva disposta dal Comune per il mancato versamento dei contributi di estrazione è legittima e non può essere esclusa dalla presentazione da parte del concessionario di una domanda di concordato preventivo con riserva o dall'adozione di provvedimenti comunali inerenti la messa in sicurezza della cava, in quanto tali circostanze non incidono sulla sussistenza dei presupposti sostanziali per l'applicazione della sanzione accessoria prevista dalla legge regionale n. 35 del 2015 e non sospendono gli obblighi generali del concessionario derivanti dal rapporto concessorio.