Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 188 del 2015

ECLI:IT:TARAQ:2015:188SENT

Massima

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La rinuncia al ricorso, benché non proposta nelle forme di rito previste dall'art. 84 del codice del processo amministrativo, può essere valutata alla stregua di una dichiarazione di intervenuta carenza di interesse alla decisione del gravame, determinando l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse. Ciò in quanto il giudice, non avendo né il potere di procedere d'ufficio né quello di sostituirsi al ricorrente nella valutazione dell'interesse ad agire, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Tuttavia, in presenza di un comportamento dell'Amministrazione intimata che non risulta aver ottemperato al decreto decisorio della Corte d'appello, possono concorrere le eccezionali condizioni di legge per provvedere alla compensazione delle spese di lite.

Sentenza completa

N. 00564/2014
REG.RIC.

N. 00188/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00564/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 564 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Leone in L'Aquila, ((omissis)), 15; ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)). Leone in L'Aquila, ((omissis)), 15;

contro

Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in L'Aquila, Complesso Monumentale S. Domenico;

per l'ottemperanza

al decreto di condanna al pagamento di somme della AC…

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