Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42373 del 21 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42373PEN

Massima

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Il giudice, nel disporre la misura di sicurezza per l'infermo di mente, è tenuto a valutare attentamente le indicazioni terapeutiche e contenitive fornite dalla perizia psichiatrica, privilegiando soluzioni che consentano il trattamento in ambito esterno e la presa in carico da parte dei servizi di salute mentale territorialmente competenti, in ossequio al principio di minore restrizione della libertà personale compatibile con le esigenze di cura e di tutela della collettività. Ciò anche alla luce della recente normativa che ha disposto la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, imponendo l'applicazione di misure di sicurezza diverse dal ricovero in tali strutture, salvo che non risulti inequivocabilmente che ogni altra soluzione non sia idonea ad assicurare cure adeguate e a fronteggiare la pericolosità sociale dell'infermo, accertata sulla base delle sue qualità soggettive e senza considerare le condizioni di cui all'art. 133 c.p., comma 2, n. 4. La decisione del giudice deve pertanto essere adeguatamente motivata, evitando contraddizioni tra le valutazioni peritali favorevoli a soluzioni terapeutiche esterne e l'applicazione di una misura detentiva, a meno che non ricorrano le eccezionali condizioni che giustificano tale scelta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/02/2015 del Tribunale del riesame di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Antonella Patrizia Mazzei;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIOLA Alfredo Pompeo, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
rilevato che il difensore del (OMISSIS) non e'…

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