Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40099 del 7 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:40099PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna penale per reati di minacce e percosse può essere legittimamente pronunciata sulla base di una motivazione puntuale ed esaustiva che valuti in modo adeguato i fatti e le prove, anche quando la responsabilità dell'imputato non sia stata accertata in modo diretto da testimoni oculari, ma possa essere desunta da elementi indiziari logicamente e razionalmente valutati dal giudice, come la chiamata alle forze dell'ordine da parte della persona offesa, la quale costituisce un elemento di riscontro degli assunti della stessa in ordine alla violenza subita. In tali casi, la sentenza di condanna non può essere annullata per vizio di motivazione, in quanto la stessa risulta puntuale ed esaustiva nel dare conto delle ragioni della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 16/2009 TRIBUNALE di SULMONA, del 20/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITO SCALERA;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. Maria Giuseppina Fodaroni, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito l'avvocato Tirabassi Lu…

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