Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10428 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:10428SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il dipendente pubblico, a fronte del potere discrezionale riconosciuto all'Amministrazione in materia di concessione di benefici, può vantare soltanto una posizione di interesse legittimo, azionabile mediante l'impugnazione del provvedimento espresso di diniego o del silenzio-rifiuto dell'Amministrazione sulla relativa istanza, entro i termini di decadenza previsti. Non è configurabile, in capo al dipendente, una posizione di diritto soggettivo suscettibile di essere fatta valere attraverso un'azione dichiarativa e di condanna. La massima giuridica sintetizza il principio di diritto fondamentale enucleato dalla sentenza, secondo cui il dipendente pubblico, in relazione alla concessione di benefici da parte dell'Amministrazione, è titolare di una posizione di interesse legittimo e non di diritto soggettivo. Tale interesse legittimo può essere fatto valere esclusivamente mediante l'impugnazione del provvedimento espresso di diniego o del silenzio-rifiuto, entro i termini di decadenza previsti. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, con una lunghezza di oltre 10 righe che include le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

N. 09370/2003
REG.RIC.

N. 10428/2012 REG.PROV.COLL.

N. 09370/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9370/2003, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso di questi in Roma, viale G. Mazzini 134;

contro

il Ministero della Difesa, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi 12;

per l'accertamento

del diritto a vedersi corrispondere l’equo indennizzo in conseguenza di un infortunio contratto durante il servizio militare. (Da lui svolto nell’ormai lontano 1992).

Visto il ricorso, con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.