Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4264 del 28 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4264PEN

Massima

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Il requisito dei gravi indizi di colpevolezza per l'applicazione di una misura cautelare personale deve essere valutato in concreto sulla base di elementi di fatto individualizzanti e non può fondarsi su meri sospetti o congetture. Pertanto, il giudice è tenuto a motivare in modo approfondito e logico la sussistenza di tali indizi a carico dell'indagato, senza poter fare ricorso a deduzioni generiche o apodittiche. La mancanza di una adeguata motivazione su tale presupposto cautelare determina l'inammissibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento restrittivo della libertà personale. Inoltre, il ricorrente è tenuto a indicare specificamente nel proprio atto di impugnazione le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono la richiesta di annullamento, pena l'inammissibilità del ricorso per genericità dei motivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Anton - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza pronunciata dal tribunale del riesame di Lacca in data 27.4.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale dott. VOLPE Giuseppe che ha concluso per l'Inammissibilita' del ricorso;

udito per l'Indagata l'avv. (OMISSIS), dei Foro d…

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