Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 26088 del 5 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26088CIV

Massima

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Il diritto di libertà religiosa dello straniero che chiede il riconoscimento dello status di rifugiato per il fondato timore di essere perseguitato nel Paese di origine a causa della propria fede deve essere valutato dal giudice non solo alla luce del contenuto della legislazione di quel Paese, ma anche della sua concreta applicazione, al fine di accertare se l'ingerenza statale nella libertà di manifestare il proprio culto sia prevista dalla legge, diretta a perseguire fini legittimi e costituisca una misura necessaria e proporzionata. Il giudice non può ragionevolmente pretendere che il richiedente, una volta rientrato nel Paese di origine, rinunci al compimento di atti religiosi che lo espongano a rischio effettivo di persecuzione secondo il culto cui aderisce, soltanto per aver aderito a un culto riconosciuto dallo Stato. Ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato, l'accertamento di tali presupposti costituisce condizione necessaria, ma non sufficiente, dovendo altresì verificarsi la sussistenza del rischio per il richiedente di essere perseguitato per motivi religiosi, secondo la tassativa elencazione degli atti di persecuzione rilevanti ai sensi del d.lgs. n. 251/2007, art. 7.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CHIARA Carlo - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

Dott. LAMORGESE Antonio - Consigliere

Dott. CAPRIOLI Maura - Consigliere

Dott. CATALLOZZI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso n. 29912/2021 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS) presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende per procura speciale estesa in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore;
- intimato -
avverso la sentenza n. 2787/2021 della Corte di Appello di Roma del 19 aprile 2021;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 13 giugno 2022 dal relatore Dott. ((omissis)).
FA…

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