Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2248 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:2248SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di cessazione dell'attività, adottato senza previo contraddittorio e senza considerare la pendenza di un'istanza di rilascio del titolo abilitativo, è illegittimo per difetto di istruttoria e violazione del principio del minimo sacrificio, salvo che l'attività risulti priva dei requisiti minimi di sicurezza e idoneità tecnica. Tuttavia, il venir meno dell'interesse all'annullamento del provvedimento, a seguito del successivo rilascio del titolo abilitativo, determina l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di lite, tenuto conto della mancata partecipazione del privato all'istruttoria e della carenza iniziale dei necessari requisiti per l'esercizio dell'attività.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/02/2017

N. 02248/2017 REG.PROV.COLL.

N. 10350/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10350 del 2002, proposto da:
Soc Haiel Games Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Alberto Linguiti C.F. LNGLRT69T10A944O, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Giuseppe Mazzini, 55;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco, legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Rosalda Rocchi C.F. RCCRLD56H55A040V, con domicilio eletto in Roma, presso l’Avvocatura del Comune di Roma;

per l'annullamento

della DD n. 1717 del 12.09.2002, notificata alla ricorrente il 25 settembre 2002, con il q…

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