Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10102 del 10 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10102PEN

Massima

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Il committente di lavori affidati in appalto è tenuto a verificare l'idoneità tecnico-professionale dell'impresa o del lavoratore autonomo incaricati dell'esecuzione, anche in relazione alla pericolosità delle lavorazioni da svolgere. Tale verifica non può limitarsi al mero controllo della regolarità amministrativa (iscrizione alla Camera di Commercio, DURC), ma deve estendersi all'accertamento effettivo della capacità tecnica e organizzativa dell'appaltatore, in modo da scongiurare il rischio che vengano affidati lavori a soggetti privi delle necessarie competenze e dotazioni di sicurezza. Il committente è inoltre gravato da un obbligo di vigilanza sull'esecuzione dei lavori, che lo obbliga a intervenire prontamente qualora rilevi situazioni di pericolo di agevole e immediata percepibilità, sospendendo l'attività e adottando le misure necessarie a ripristinare le condizioni di sicurezza. Tale obbligo di vigilanza, tuttavia, non può estendersi a situazioni che richiedano particolari e specifiche competenze tecniche, per le quali il committente può ritenersi esonerato. La violazione degli obblighi di verifica dell'idoneità tecnico-professionale dell'appaltatore e di vigilanza sull'esecuzione dei lavori, qualora causalmente connessa all'evento infortunistico, può determinare la responsabilità penale del committente per il reato di omicidio o lesioni colpose, in relazione alle conseguenze derivanti dall'inadeguatezza delle misure di prevenzione adottate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosar - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/03/2022 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BRUNO MARIAROSARIA.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 14/3/2022, la Corte d'appello di Torino, in parziale riforma della pronuncia resa dal primo giudice, ha ridotto la pena inflitta a (OMISSIS), confermando nel resto la pronuncia di condanna emessa a carico di questi per il deli…

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