Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5542 del 4 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5542PEN

Massima

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L'inosservanza delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e "rispettare le leggi" da parte del soggetto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno non integra il reato di cui all'art. 75, comma 2, del D.Lgs. n. 159/2011, ma può rilevare ai fini dell'aggravamento della misura di prevenzione personale. Pertanto, la mera violazione di tali prescrizioni generiche, in assenza di una condotta concreta idonea a integrare un reato, non è sufficiente per affermare la responsabilità penale del sorvegliato speciale ai sensi dell'art. 75, comma 2, del D.Lgs. n. 159/2011, in quanto tale norma incriminatrice richiede la realizzazione di un fatto penalmente rilevante che determini un effettivo incremento della pericolosità sociale del soggetto. Ciò non esclude, tuttavia, che la violazione delle prescrizioni generiche possa essere valutata ai fini dell'eventuale aggravamento della misura di prevenzione personale imposta al sorvegliato speciale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/05/2017 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RAFFAELLO MAGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PINELLI MARIO MARIA STEFANO che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per il capo B) e annullamento con rinvio per rideterminazione della pena.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza em…

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