Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45325 del 5 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:45325PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali deve essere ancorato all'attualità della stessa, valutata in relazione al momento della decisione, sulla base di elementi concreti e specifici che dimostrino la persistenza di comportamenti antisociali e la necessità di una particolare vigilanza, anche in assenza di una condanna definitiva per il reato di appartenenza ad associazione mafiosa, purché risulti comunque comprovata la vicinanza e la compartecipazione, anche a titolo di concorso esterno, all'organizzazione criminale, senza che sia necessario il ruolo di "uomo d'onore" o la sistematicità della partecipazione, essendo sufficiente l'episodicità dei comportamenti a testimoniare la perdurante pericolosità sociale del soggetto. Il giudizio di persistente pericolosità sociale deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto anche di eventuali elementi favorevoli, come la mancanza di ulteriori procedimenti penali, la revisione critica dei fatti e il buon comportamento successivo alla scarcerazione, i quali, tuttavia, non sono di per sé sufficienti ad escludere l'attualità della pericolosità sociale, atteso il carattere autonomo del procedimento di prevenzione rispetto a quello di sorveglianza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MARTELLA Ilario S. - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

1) CA. GI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/07/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO Francesco; lette le conclusioni del p.g. in sede intese al rigetto del ricorso.

OSSERVA

Avverso il decreto della Corte di Appello di Palermo, sez.ne misure prevenzione in data 7/7/06 che, sull'appello proposto da CA. Gi. avverso il decreto del Tribunale di P…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.