La condotta di detenzione di sostanze stupefacenti di diversa natura, appartenenti a gruppi tabellari differenti, integra una pluralità di reati autonomi, eventualmente unificabili ai sensi dell'art. 81 c.p. in caso di concorso formale, in quanto l'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990 configura una norma mista cumulativa che prevede distinte fattispecie incriminatrici, ciascuna caratterizzata dalla diversa classificazione tabellare della sostanza oggetto della condotta. Tale interpretazione non viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza, in quanto il diverso trattamento sanzionatorio è giustificato dal diverso grado di offensività delle condotte, rimesso alla valutazione discrezionale del giudice nell'applicazione degli artt. 132 e 133 c.p. La configurazione della fattispecie di cui all'art. 73, comma 5, come reato autonomo e speciale rispetto ai commi precedenti, non esclude il concorso di reati, in quanto tale norma individua una classe di fatti di minore offensività sottratti al più severo regime sanzionatorio previsto dalle altre disposizioni.