Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8135 del 23 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:8135PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale, nell'attestare l'identità delle parti in un atto pubblico, deve trovarsi in uno stato soggettivo di certezza circa tale identità, conseguibile attraverso l'osservanza di regole di diligenza, prudenza e perizia professionale e sulla base di qualsiasi elemento idoneo a formare il suo convincimento, anche di natura presuntiva, purché si tratti di presunzioni gravi, precise e concordanti. L'attestazione del pubblico ufficiale circa l'identità delle parti è dotata di fede privilegiata ai sensi dell'art. 476, comma 2, c.p., in quanto risultato dell'adempimento dei suoi doveri professionali. Pertanto, il reato di falso ideologico in atto pubblico si configura quando l'attestazione del pubblico ufficiale è determinata dall'inganno del terzo, autore mediato della falsità, mentre non ricorre tale ipotesi quando il pubblico ufficiale si limita a riportare nell'atto pubblico le dichiarazioni del privato, essendo in tal caso integrato il reato di cui all'art. 483 c.p. La valutazione della congruità della pena e del diniego delle circostanze attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso fa sentenza del 24/02/2022 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI;
Il P.G. si riporta alla requisitoria depositata e chiede l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore;
L'avvocato MONALDI RAFFAELLA, si riporta ai motivi principali e nuovi d…

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