Consiglio di Stato sentenza n. 2854 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:2854SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato che in materia di autorizzazioni per interventi su beni culturali, l'amministrazione competente deve valutare attentamente il rispetto dei principi e dei criteri stabiliti dalla "Carta del restauro", approvata dal Ministero con circolare n. 117 del 1972, al fine di salvaguardare l'integrità e la percezione visiva del bene, impedendo alterazioni strutturali o ambientali che ne possano compromettere le caratteristiche storiche e artistiche. In particolare, l'art. 6 della Carta del restauro preclude l'alterazione delle condizioni accessorie o ambientali nelle quali l'opera d'arte è giunta fino ai nostri giorni, imponendo all'amministrazione di motivare adeguatamente il diniego di autorizzazioni per interventi che, pur proposti sulla base di interpretazioni ipotetiche di elementi originari, comporterebbero comunque modifiche incompatibili con la tutela del bene culturale. L'amministrazione, pertanto, nel valutare le istanze di autorizzazione, deve operare un attento bilanciamento tra le esigenze conservative del bene e le richieste del proprietario, privilegiando la salvaguardia dell'integrità e dell'autenticità del bene culturale, così come esso si è conservato nel tempo, in applicazione dei principi e dei criteri stabiliti dalla normativa di tutela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 6869 del 2004, proposto dall'avv. Ug. Si., rappresentato e difeso dagli avvocati Gi. Ra. e Ma. Ca. ed elettivamente domiciliato in Ro., alla via Ma. Pr. n. 13, presso lo studio dell'avvocato Gi. Ra.;
contro
- la Provincia autonoma di Trento, in persona del presidente pro tempore della giunta provinciale, rappresentato e difeso dall'avvocato Gi. Va., ed selettivamente domiciliato in Ro., presso il suo studio, in via G. Ro. 18;
- il Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dalla Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Ro., alla via De. Po., n. 12;
nonché contro
- la Soprintendenza per i beni architettonici e il Dirigente della Sopraintendenza per i beni architettonici, in p…

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