Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 392 del 2013

ECLI:IT:TARLE:2013:392SENT

Massima

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La concessione di una licenza per l'esercizio di un servizio di trasporto di persone e cose nel porto da parte dell'autorità marittima competente è un provvedimento amministrativo discrezionale, soggetto al sindacato del giudice amministrativo. Tuttavia, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a impugnare tale provvedimento, sopravvenuto nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso per carenza di interesse, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Il principio di diritto che emerge è che l'interesse del ricorrente a ottenere l'annullamento di un provvedimento amministrativo deve permanere per tutto il corso del giudizio, altrimenti il ricorso diviene improcedibile, indipendentemente dalla legittimità o meno del provvedimento impugnato. La massima giuridica che sintetizza tale principio è la seguente: Il ricorso giurisdizionale avverso un provvedimento amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, anche quando il provvedimento impugnato risulti illegittimo, qualora l'interesse all'annullamento sia venuto meno nel corso del giudizio. In tali casi, le spese di giudizio sono compensate tra le parti, in considerazione della peculiarità della fattispecie.

Sentenza completa

N. 01544/2001
REG.RIC.

N. 00392/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01544/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1544 del 2001, proposto da:
Brindisi Mare Srl, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via B Ravenna, 2;

contro

Comandante del Porto di Brindisi, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata in Lecce, via F. Rubichi 23;
Ministero dei Trasporti e della Navigazione - Roma, Comune di Surbo;

nei confronti di

Tecnimare Srl, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via 95 Rgt Fanteria, 9;

per l'annullamento

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