Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26594 del 18 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26594PEN

Massima

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La critica politica, pur potendo essere aspra e suggestiva, non costituisce diffamazione a mezzo stampa quando è espressa in modo continente, senza tramodare in un puro attacco personale, anche in presenza di parziali inesattezze fattuali che non ne modificano la struttura essenziale e non ledono la reputazione dell'esponente politico criticato. Pertanto, l'attribuzione di un (inesistente) rapporto lavorativo tra l'esponente politico e una società coinvolta in un procedimento penale, nonché il riferimento ironico alla "solidarietà pregnante" mostrata dalla stessa in occasione della visita a un esponente politico arrestato, non integrano gli estremi del reato di diffamazione a mezzo stampa, in quanto espressione legittima del diritto di critica politica, purché contenuta entro i limiti della continenza espressiva. Analogamente, la mancata verifica da parte del direttore responsabile di tali circostanze non integra il reato di omesso controllo, in quanto il reato commesso dall'autore della pubblicazione deve considerarsi, completo dei suoi elementi materiali e psichici, quale evento del reato omissivo del direttore responsabile; pertanto, se esso fa difetto per qualche elemento oggettivo o anche soltanto soggettivo, viene meno la responsabilità del direttore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 133/2009 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 13/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;

- Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. IZZO Gioacchino, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

- Udito, per (OMISSIS), l&#…

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