Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8013 del 21 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8013PEN

Massima

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Il delitto di truffa è reato istantaneo che si consuma con l'evento individuato dall'articolo 640 c.p., nel conseguimento di un ingiusto profitto da parte del soggetto agente con altrui danno e quindi nel momento in cui alla realizzazione della condotta tipica da parte dell'autore abbia fatto seguito la deminutio patrimonii del soggetto passivo. Nella truffa contrattuale, il reato si consuma allorché l'agente consegue l'effettiva disponibilità del bene con definitiva perdita dello stesso da parte del deceptus. Pertanto, il termine di prescrizione del reato di truffa decorre dal momento in cui si realizza l'evento tipico, ossia il conseguimento dell'ingiusto profitto da parte dell'agente con correlativa diminuzione patrimoniale della vittima, e non dal momento in cui la vittima ha prestato il proprio consenso viziato. Ciò in quanto il delitto di truffa si consuma con il raggiungimento dell'ingiusto profitto, indipendentemente dalla modalità con cui tale risultato è stato conseguito. La consumazione del reato, dunque, non coincide con la fase iniziale della condotta fraudolenta, bensì con il momento in cui si realizza l'evento lesivo del patrimonio della vittima. Ne consegue che, ai fini della determinazione del termine di prescrizione, rileva l'ultima dazione di denaro o la definitiva acquisizione del bene da parte dell'agente, e non la data di sottoscrizione dei moduli di adesione da parte della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. FR., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/12/2006 CORTE APPELLO di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI GIULIANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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