Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2875 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:2875SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, nonostante l'irritualità della dichiarazione di rinuncia non notificata alla controparte. Il Tribunale Amministrativo Regionale, in applicazione dei principi di economia processuale e ragionevole durata del processo, ritiene sussistenti giusti motivi per compensare le spese di lite tra le parti, in considerazione del venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione della controversia. Tale principio trova applicazione nei casi in cui, successivamente all'instaurazione del giudizio, intervengano fatti o circostanze che rendano oggettivamente superflua o priva di utilità pratica la pronuncia giurisdizionale richiesta, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, pur non potendo dichiarare l'estinzione del giudizio per rinuncia non ritualmente notificata, è legittimato a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di lite tra le parti in ragione della peculiare situazione processuale determinatasi.

Sentenza completa

N. 03013/2012
REG.RIC.

N. 02875/2013 REG.PROV.COLL.

N. 03013/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3013 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo stesso in Catania, Corso delle Province,n. 33;

contro

Ministero della Giustizia in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria per legge in Catania, Via Vecchia Ognina, n. 149;

per l'esecuzione

del giudicato nascente dal decreto emesso dalla Corte d'Appello di Messina del 18/3/2010, iscritto al n.402/2007 R.N.C..

Visti il ricorso e …

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