Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4326 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:4326SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica, contenuta in una delibera consiliare, produce effetti specifici e circoscritti all'area da espropriare, con la conseguenza che il termine per l'impugnazione decorre dalla piena conoscenza dell'atto da parte del proprietario interessato, non essendo sufficiente la mera pubblicazione. Pertanto, l'omessa comunicazione individuale della dichiarazione di pubblica utilità non determina l'inammissibilità del ricorso avverso i successivi provvedimenti ablatori, qualora non sia stata fornita la prova della sua effettiva conoscenza da parte del proprietario. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria in ordine ai profili di rischio idrogeologico, valutando attentamente gli accertamenti tecnici compiuti, anche in esecuzione di precedenti pronunce giurisdizionali, al fine di verificare la compatibilità dell'intervento con la situazione del territorio. Tuttavia, il proprietario espropriato non può far valere in sede giurisdizionale la mancanza di copertura finanziaria dei lavori, in quanto tale doglianza non è diretta a tutelare il suo interesse. Infine, eventuali irregolarità formali del decreto di esproprio, che non incidano sulla chiara individuazione dell'oggetto e del contenuto dell'atto, non determinano la sua nullità o inesistenza, ma integrano mere irregolarità non invalidanti.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/09/2017

N. 04326/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00685/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 685 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in Napoli, alla via S. ((omissis)), 36;

contro

Comune di Somma Vesuviana, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), al viale Augusto, 158;

per l'annullamento,

quanto all’atto introduttivo del giudizio:

del decreto n. 35 del 26.11.2010, emesso dal Comune di Somma Vesuviana, avente…

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