Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36730 del 10 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36730PEN

Massima

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La condotta di omessa esibizione della carta precettiva da parte del sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno non integra il reato di violazione delle prescrizioni inerenti la misura di prevenzione, bensì la mera inosservanza di un provvedimento dell'autorità emesso per ragioni di sicurezza pubblica, punibile ai sensi dell'art. 650 c.p. Tale condotta, infatti, non è riconducibile alla ratio delle prescrizioni finalizzate al contenimento della pericolosità sociale del soggetto, ma ha una finalità meramente agevolatrice dell'operato delle forze di polizia in sede di controllo, senza implicare un disvalore penale equiparabile a quello delle violazioni degli obblighi o delle prescrizioni tipiche della misura di prevenzione. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto deve essere ricondotta alla fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p., con conseguente applicazione della relativa e meno severa cornice edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 938/2013 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 11/02/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa in data 11 febbraio 2014 la Corte di Appello di Reggio Calabria confermava i…

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