Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5105 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:5105SENT

Massima

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L'amministrazione ha l'obbligo di concludere con un provvedimento espresso, positivo o negativo, il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte, entro il termine acceleratorio previsto dalla legge, a pena di incorrere in un'ipotesi di silenzio-inadempimento illegittimo. Tale obbligo di provvedere trova fondamento nella disciplina generale del procedimento amministrativo di cui alla legge n. 241/1990, la quale, pur non prevedendo termini perentori o decadenziali, impone comunque all'amministrazione di definire il procedimento con un atto conclusivo espresso, senza potersi sottrarre a tale dovere attraverso il mero silenzio. Il mancato esercizio del potere amministrativo entro il termine acceleratorio previsto dalla legge configura, pertanto, un'ipotesi di silenzio-inadempimento illegittimo, che legittima il giudice amministrativo ad ordinare all'amministrazione di provvedere in merito all'istanza presentata dal privato. Tale principio si applica in tutti i casi in cui il privato abbia presentato una richiesta o un'istanza all'amministrazione, la quale è tenuta a concludere il relativo procedimento con un provvedimento espresso, positivo o negativo, entro il termine acceleratorio stabilito dalla legge, a prescindere dalla natura vincolata o discrezionale del potere esercitato. Il mancato esercizio del potere amministrativo entro il termine acceleratorio previsto dalla legge configura, pertanto, un'ipotesi di silenzio-inadempimento illegittimo, che legittima il giudice amministrativo ad ordinare all'amministrazione di provvedere in merito all'istanza presentata dal privato.

Sentenza completa

N. 02791/2011
REG.RIC.

N. 05105/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02791/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2791 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) N. 4;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

dell'ordinanza ed ingiunzione di cui alla determinazione dirigenziale prot. 1470 del 14.10.2010 avente ad oggetto l'ingiunzione a rimuovere o demolire gli interventi di ristrutturazione edilizia e/o cambi di destinazione d'uso da una categoria all'altra abusivamente…

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