Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5827 del 8 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:5827PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice può pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129, comma 2, c.p.p. solo quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la sua rilevanza penale e la non commissione del medesimo da parte dell'imputato emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, al punto che la valutazione da compiersi appartiene più al concetto di "constatazione" che a quello di "apprezzamento". L'"evidenza" richiesta dalla norma presuppone la manifestazione di una verità processuale così chiara ed obiettiva da rendere superflua ogni dimostrazione "oltre la correlazione ad un accertamento immediato", concretizzandosi in "qualcosa di più" di quanto la legge richiede per l'assoluzione ampia. Pertanto, il proscioglimento nel merito può essere pronunciato soltanto se la prova dell'insussistenza del fatto, della sua irrilevanza penale e della non commissione del medesimo da parte dell'imputato risulti evidente sulla base degli stessi elementi e delle medesime valutazioni posti a fondamento della sentenza impugnata, senza possibilità di nuove indagini e di ulteriori accertamenti, in quanto l'operatività della causa estintiva, determinando il congelamento della situazione processuale esistente nel momento in cui è intervenuta, non può essere ritardata. Tuttavia, il mero richiamo al principio di diritto non è sufficiente, essendo necessario illustrare in concreto quali siano le prove che rendano palese l'innocenza degli imputati e il contenuto dei documenti prodotti in giudizio, al fine di superare la necessità di approfondimenti istruttori affermata dalla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 10.6.2015 del Tribunale di Busto Arsizio;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza in data 10.6.2015 il Tribunale di Busto A…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.