Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 3855 del 26 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3855PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercitare il potere discrezionale di sostituire le pene detentive brevi con le pene pecuniarie corrispondenti, deve tenere conto dei criteri indicati nell'articolo 133 del codice penale, tra i quali rientrano le condizioni di vita individuale, familiare e sociale dell'imputato, ma non le sue condizioni economiche. La prognosi di inadempimento, ostativa alla sostituzione della pena detentiva in forza della legge n. 689 del 1981, articolo 58, comma 2, si riferisce soltanto alle pene sostitutive accompagnate da prescrizioni, ossia la semidetenzione e la libertà controllata, e non alla pena pecuniaria sostitutiva, che non prevede alcuna particolare prescrizione. Pertanto, il giudice non può negare la sostituzione della pena detentiva breve con la pena pecuniaria corrispondente sulla base della sola valutazione delle condizioni economiche disagiate dell'imputato, dovendo invece considerare gli altri criteri di cui all'articolo 133 c.p., come le sue condizioni di vita individuale, familiare e sociale. La valutazione della prognosi di inadempimento, che osta alla sostituzione con misure alternative, è invece limitata alle sole pene sostitutive accompagnate da prescrizioni, quali la semidetenzione e la libertà controllata, e non si estende alla pena pecuniaria sostitutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/02/2017 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENCI DANIELE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ROMANO GIULIO;
Il P.G. Dr. ROMANO Giulio conclude per il rigetto.
Udito il difensore che ha chiesto l'accoglimento dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Torino il 14 febbra…

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