Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11003 del 8 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:11003PEN

Massima

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Il reato di estorsione può configurarsi anche quando l'agente, attraverso condotte intimidatorie o minacciose, induce la vittima a compiere atti dispositivi del proprio patrimonio, pur senza procurare un diretto vantaggio economico per sé. Ciò in quanto l'oggetto di tutela del reato di estorsione è duplice, riguardando sia l'inviolabilità del patrimonio, sia la libertà di autodeterminazione della persona offesa. Pertanto, l'uso strumentale di mezzi leciti e di azioni astrattamente consentite può assumere rilevanza penale quando lo scopo perseguito dall'agente sia quello di coartare la volontà del soggetto passivo, inducendolo a compiere atti dispositivi del proprio patrimonio, come la rinuncia a diritti retributivi. Inoltre, la minaccia idonea a integrare il delitto di estorsione può assumere qualsiasi forma e modalità, essendo irrilevante che essa sia manifesta o implicita, palese o larvata, diretta o indiretta, reale o figurata, orale o scritta, determinata o indeterminata. Ciò che rileva sono le circostanze concrete del fatto, come la personalità sopraffattrice dell'agente, le condizioni ambientali in cui opera, l'ingiustizia della pretesa e le particolari condizioni soggettive della vittima, a prescindere dall'effettiva intimidazione della stessa. Infine, la condotta estorsiva può essere integrata anche quando l'intimidazione è diretta a ottenere la desistenza dall'esercizio di un'azione giudiziaria, in quanto il patrimonio, inteso in senso civilistico, comprende non solo i beni materiali, ma anche i rapporti giuridici attivi e passivi aventi contenuto economico, incluse le aspettative di futuri arricchimenti o di consolidamento dei propri interessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamil - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) parte civile nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 9/11/2011 della Corte d'appello di Napoli 4 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo il rigetto del …

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