Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3400 del 24 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3400PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di oggetti potenzialmente utilizzabili per l'offesa alla persona, in circostanze di tempo e luogo sospette, integra il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, anche in assenza di una specifica destinazione offensiva, qualora le modalità e il contesto del fatto inducano a ritenere ragionevolmente la pericolosità della condotta. La Corte di Cassazione, nel confermare la condanna di due imputati per il reato di cui all'art. 4 della L. n. 110/1975, ha affermato che il possesso ingiustificato di oggetti potenzialmente utilizzabili per l'offesa alla persona, in circostanze di tempo e luogo sospette, integra il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, anche in assenza di una specifica destinazione offensiva. Ciò in quanto le modalità e il contesto del fatto possono indurre a ritenere ragionevolmente la pericolosità della condotta, a prescindere dalla prova di una concreta volontà di utilizzare tali oggetti per fini offensivi. Pertanto, la responsabilità penale può essere affermata quando gli elementi fattuali, debitamente valutati dal giudice di merito, siano idonei a dimostrare la sussistenza del reato, senza che sia necessaria la dimostrazione di una specifica destinazione offensiva degli oggetti posseduti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/06/2016 del TRIBUNALE di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. IACOVIELLO FRANCESCO MAURO;
Il P.G. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza in data 06/06…

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