Il provvedimento di informazione antimafia interdittiva, adottato dal Prefetto ai sensi dell'art. 91, comma 6, del D.Lgs. n. 159/2011 sulla base di elementi sintomatici ed indiziari dai quali sia deducibile il pericolo di infiltrazione o condizionamento da parte della criminalità organizzata, determina l'immediata incapacità giuridica del soggetto destinatario di essere titolare di rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione, ai sensi dell'art. 67, comma 2, del medesimo decreto legislativo, anche se il provvedimento interdittivo è impugnato o sottoposto a riesame amministrativo. In tali casi, la pubblica amministrazione è tenuta ad adottare con assoluta immediatezza i provvedimenti di revoca o di indizione di una nuova procedura di gara, senza dover effettuare alcuna valutazione di urgenza, in quanto l'obbligo di esclusione deriva direttamente dalla legge. La disparità di trattamento lamentata tra i destinatari delle misure di prevenzione applicate dall'autorità giudiziaria e quelli delle informazioni antimafia interdittive del Prefetto non è fondata, in quanto i relativi procedimenti sono strutturalmente diversi e rispondono a finalità legislative differenti, essendo quello prefettizio finalizzato alla massima anticipazione della soglia di prevenzione.