Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 32960 del 2010

ECLI:IT:TARLAZ:2010:32960SENT

Massima

Il provvedimento di annullamento d'ufficio di un atto amministrativo, pur finalizzato al ripristino della legalità, deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza di un concreto interesse pubblico che ne giustifichi l'adozione, tenuto conto della necessità di bilanciare tale interesse con quello alla stabilità delle relazioni giuridiche, anche se basate su provvedimenti illegittimi. In particolare, qualora il rapporto giuridico con l'amministrazione non risulti esaurito al momento dell'adozione del provvedimento di annullamento, l'amministrazione è tenuta a motivare in modo specifico e congruo circa la sussistenza di un interesse pubblico prevalente rispetto alla tutela della posizione del destinatario del provvedimento, il quale avrebbe dovuto beneficiare degli effetti di una pronuncia di illegittimità costituzionale intervenuta nelle more del rapporto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE TERZA
HA PRONUNCIATO LA PRESENTE
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 8624 del 2009, proposto da:
Se.La., rappresentato e difeso dagli avv. Fr.Ve., Ma.No. Di Gi., con domicilio eletto presso Studio Legale Sc. in Roma;
contro
l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, in persona del Rettore pro-tempore, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato presso la cui sede in Roma, è domiciliataria;
per ottenere:
1) l’Annullamento:
a) del Decreto del Rettore dell’intimata Università n. 8453 del 26 ottobre 2009, con il quale è stata disposta la revoca del d.r. 3 agosto 2009 n. 8354 ed il ripristino degli effetti del d.r. 8 maggio 2007 n. 7070, e conseguentemente la cessazione del ricorrente dal servizio per raggiunti limiti di età con decorrenza 1 novembre 2009;
b) di tutti gli atti presupposti, connessi e/o consequ…

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