Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35180 del 31 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35180PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione di un provvedimento cautelare deve essere logica, coerente e fondata su elementi probatori specifici e opponibili alla difesa dell'indagato, senza poter fare generico riferimento a risultanze di altri procedimenti non riuniti. In particolare, le dichiarazioni di un concorrente nel reato non possono essere utilizzate per desumere la responsabilità di un indagato, se tali dichiarazioni risultano incerte e contraddittorie circa il suo effettivo coinvolgimento. Pertanto, la mancanza di una motivazione adeguata e di elementi probatori specifici a carico dell'indagato comporta l'annullamento del provvedimento cautelare con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO Daniela - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 11/03/2019 dal Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAZIENZA Vittorio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22/02/2019, il G.i.p. del Tribunale di Napoli applicava a (OMISS…

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