Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24184 del 29 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24184PEN

Massima

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Il concorso nel reato di tentata estorsione aggravata ai sensi degli artt. 110, 81 cpv., 56, 629 co. 2 c.p. e art. 7 d.l. 152/1991 richiede, oltre alla sussistenza dell'elemento materiale del contributo causale alla condotta estorsiva posta in essere dal concorrente principale, anche la prova della consapevolezza, da parte del concorrente, dell'oggetto della richiesta estorsiva e della finalità di agevolare l'associazione mafiosa di riferimento. Pertanto, la mera condotta di messa in contatto della vittima con il concorrente principale e di accompagnamento presso il luogo dell'incontro, pur potendo assumere rilievo ai fini di altri reati, non è sufficiente a integrare l'elemento soggettivo del concorso nella tentata estorsione, ove non risulti provata la conoscenza da parte del concorrente dell'oggetto della richiesta estorsiva e della finalità di agevolare l'associazione mafiosa. La valutazione della gravità indiziaria in sede cautelare deve pertanto tenere conto di tali elementi, non potendosi ritenere integrato il concorso nel reato di tentata estorsione aggravata sulla base della sola condotta materiale di messa in contatto e accompagnamento, in assenza di adeguata motivazione in ordine alla consapevolezza del concorrente circa l'oggetto e la finalità della condotta estorsiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Anton - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/01/2018 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di Castrovillari che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso la decisione del …

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