L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale di opere edilizie abusive è legittima solo se l'amministrazione ha previamente notificato il verbale di inottemperanza all'ordine di demolizione e il proprietario non ha presentato tempestiva istanza di sanatoria ai sensi degli artt. 36 e 37 del D.P.R. n. 380/2001. Infatti, la presentazione di tale istanza determina l'inefficacia dell'ordinanza di demolizione, rendendo l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale illegittima per difetto di presupposti. Inoltre, l'amministrazione deve indicare con chiarezza i beni da acquisire e motivare adeguatamente il provvedimento, nel rispetto del principio di partecipazione di cui all'art. 7 della Legge n. 241/1990. Tuttavia, qualora l'opera abusiva risulti realizzata in zona di inedificabilità assoluta, il rilascio del permesso di costruire in sanatoria non può essere considerato un atto dovuto per l'amministrazione, in quanto tali opere non sono in alcun modo sanabili. In tali casi, l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale è legittima, a condizione che siano rispettate le formalità procedimentali sopra indicate.