Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'apertura delle offerte tecniche in seduta pubblica costituisce un passaggio essenziale della procedura di gara, la cui mancata osservanza integra una violazione sostanziale che invalida la procedura, a prescindere dalla prova di un'effettiva manipolazione della documentazione prodotta, in quanto tale violazione comporta la lesione dei principi di trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché del principio di parità di trattamento tra i concorrenti, i quali devono poter effettuare gli opportuni riscontri sulla regolarità formale degli atti prodotti. Tale obbligo di pubblicità delle sedute di gara discende sia dal principio di trasparenza espressamente richiamato dall'art. 30 del d.lgs. n. 50/2016, sia dall'espressa previsione del Capitolato speciale d'appalto, e si applica a tutte le fasi salienti della procedura di gara, a prescindere dalla tipologia di procedura adottata, in quanto la pubblicità investe tutte quelle operazioni della commissione di gara attraverso cui si effettuano le operazioni di "accoppiamento" tra partecipanti e offerte e controllo del contenuto della documentazione richiesta, mentre le successive fasi di valutazioni possono essere svolte in seduta riservata.