Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2816 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2816PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione contro un decreto di archiviazione è ammissibile solo in casi circoscritti, quali la violazione del contraddittorio o l'abnormità del provvedimento, non essendo sufficiente il mero disaccordo con la decisione. Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza del ricorso, deve limitarsi all'esame della decisione impugnata, senza poter riesaminare il merito della vicenda processuale, salvo i casi di errore percettivo o di fatto che abbiano determinato un vizio logico o giuridico della motivazione. Ove il ricorso risulti inammissibile, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in assenza di ragioni idonee ad escludere la sua colpa nella proposizione del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CURZIO Pietro - rel. Consigliere

Dott. POLICHETTI Renato - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto ai sensi dell'articolo 625 bis c.p.p., dal difensore di fiducia di:

DI. MA. Gi. Lu. .

contro la sentenza della Corte di cassazione, Sezione sesta, del 27 marzo 2008, n. 23714.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione del consigliere, Dott. ((omissis)).

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il difensore di fiducia di DI. MA.Gi. Lu. ricorre ai sensi dell'articolo 625 bis c.p.…

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