Il giudice amministrativo, nell'esaminare il ricorso avverso l'aggiornamento delle graduatorie provinciali e di istituto per il personale docente ed educativo, ritiene che la giurisdizione spetti al giudice ordinario, in quanto l'inserimento in tali graduatorie non costituisce una procedura concorsuale, ma un'attività di mera rilevazione dei titoli posseduti dai candidati, senza alcun esercizio di poteri autoritativi da parte della pubblica amministrazione. Pertanto, la posizione soggettiva dell'aspirante non è qualificabile in termini di interesse legittimo, ma di diritto soggettivo all'inserimento nella graduatoria, la cui legittimità può essere fatta valere dinanzi al giudice del lavoro. Il giudice amministrativo, pur dichiarando l'inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione, indica alla ricorrente il termine di tre mesi per riassumere il giudizio innanzi al giudice ordinario, al fine di salvaguardare gli effetti processuali e sostanziali della domanda proposta.