Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28020 del 27 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28020PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che si appropri di denaro di cui abbia il possesso o la disponibilità materiale, conseguiti legittimamente per ragione del suo ufficio o servizio, integra il reato di peculato di cui all'art. 314 c.p., mentre la condotta di indebita acquisizione di fondi pubblici mediante artifici o raggiri, senza averne il possesso legittimo, configura il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche di cui all'art. 640-bis c.p. La differenziazione tra le due fattispecie delittuose si fonda sulle modalità con cui il soggetto attivo consegue il possesso del denaro pubblico, essendo il peculato caratterizzato dall'appropriazione di denaro di cui si abbia già la disponibilità per ragioni d'ufficio, mentre la truffa aggravata si realizza quando il soggetto, non avendo tale possesso, se lo procuri fraudolentemente mediante artifici o raggiri. Pertanto, le condotte di occultamento della provenienza illecita del denaro pubblico fraudolentemente acquisito, nonché quelle volte a prefigurare una fittizia giustificazione di flussi di costi a carico di enti pubblici, pur essendo logiche e temporali conseguenze della condotta fraudolenta, non possono essere qualificate come peculato, ma rientrano nell'ambito applicativo dell'art. 640-bis c.p. in quanto finalizzate all'indebita acquisizione di erogazioni pubbliche mediante artifici o raggiri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 1806/2013 Tribunale di Catania in funzione di Tribunale del Riesame del giorno 31/10/2013;

esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere dott. Orlando Villoni;

sentito il pubblico ministero in persona del sostituto PG, dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Co…

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