Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22495 del 8 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:22495PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione è riconosciuto dalla legge come rimedio volto a ristorare il pregiudizio subito dalla persona sottoposta a privazione della libertà personale in assenza di responsabilità. Tale diritto sorge quando l'assoluzione o il proscioglimento dell'imputato intervengono per insussistenza del fatto, per mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova, ovvero per applicazione di una causa di non punibilità. La riparazione, quantificata in una somma di denaro, costituisce un ristoro di natura patrimoniale finalizzato a compensare il danno morale e materiale derivante dalla ingiusta detenzione, tenendo conto della durata della stessa e delle condizioni personali dell'interessato. Il riconoscimento del diritto alla riparazione è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice, il quale deve motivare adeguatamente la propria decisione sulla base di un apprezzamento complessivo delle circostanze del caso concreto, senza che sia necessario l'accertamento di un danno specifico. Pertanto, il giudice è tenuto a liquidare un'equa indennità, avendo riguardo alla durata della detenzione ingiusta, alle condizioni personali e familiari del richiedente, nonché ad ogni altro elemento rilevante ai fini della determinazione del ristoro dovuto. La pronuncia sulla riparazione per ingiusta detenzione è soggetta al rimedio del ricorso per cassazione, il quale può essere proposto dal pubblico ministero e dalla persona interessata, con la conseguente possibilità di una verifica da parte del giudice di legittimità circa la correttezza e la congruità della statuizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. BARTOLOMEI Luigi - Consigliere

Dott. IACOPINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VISCONTI Sergio - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di SP. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 26 settembre 2005 dalla Corte di appello di Catanzaro;

sentita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

lette le conclusioni presentate dal Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l'ordinanza indi…

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