Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24858 del 18 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:24858PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede integra una fattispecie di rilievo penale anche nella nuova formulazione dell'art. 635 c.p. introdotta dal d.lgs. n. 7/2016, in quanto tale circostanza, pur non essendo più una mera aggravante, costituisce ora elemento costitutivo del reato, rientrando nel modello legale del tipo di illecito sia nella previgente che nell'attuale formulazione della norma. Pertanto, il giudice non può pronunciare sentenza di proscioglimento per il fatto che il danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede non sia più previsto come reato, in quanto tale condotta continua a rilevare penalmente ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 1 c.p. La Corte di Cassazione ha affermato la continuità normativa tra la precedente e la nuova disciplina, riconoscendo la permanente rilevanza penale del danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede, in quanto tale circostanza, pur non essendo più una mera aggravante, costituisce ora elemento costitutivo del reato, rientrando nel modello legale del tipo di illecito sia nella previgente che nell'attuale formulazione della norma. Di conseguenza, il giudice non può pronunciare sentenza di proscioglimento per il fatto che il danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede non sia più previsto come reato, in quanto tale condotta continua a rilevare penalmente ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 1 c.p. La Corte ha quindi ritenuto il ricorso del Procuratore Generale manifestamente infondato, in quanto la fattispecie contestata integra tuttora un reato, nonostante la modifica normativa intervenuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BARI;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/06/2016 del GIP TRIBUNALE di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/04/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. IGNAZIO PARDO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. LORI PERLA che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
Il Procuratore Generale di Ba…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.