Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8651 del 22 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8651PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio è configurabile quando l'azione dell'agente, pur non avendo raggiunto l'evento morte, risulta concretamente idonea a cagionarlo, in base alle circostanze oggettive e soggettive del caso concreto. L'animus necandi può essere desunto dalla potenzialità offensiva dell'arma utilizzata, dalla distanza ravvicinata dalla vittima designata e dalla direzione del colpo che stava per essere sparato, tutti fattori ritenuti deponenti, senza possibilità di errore, per una manifesta volontà diretta di uccidere. La valutazione della pericolosità sociale dell'imputato e della necessità di applicare una misura cautelare detentiva può fondarsi sulle modalità e sulla gravità della condotta tenuta, sulla progressione criminosa, sul desiderio di vendetta e sull'occultamento dell'arma, nonché sui precedenti penali, senza che sia necessario il rinvenimento dell'arma stessa. Il pericolo di inquinamento probatorio può sussistere anche dopo la chiusura delle indagini preliminari, in relazione all'esigenza di salvaguardare l'acquisizione e la genuinità della prova. Ove il giudice ritenga inadeguata la custodia domiciliare a contenere il pericolo di reiterazione del reato, non è necessario valutare l'applicabilità degli strumenti elettronici di controllo a distanza previsti dall'art. 275-bis c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. Maria S. - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 204/2017 del Tribunale di Taranto in data 19/06/2017;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. GAETA Piero, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento delle ragioni di ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1…

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