Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22573 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22573PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di minaccia sussiste anche quando l'autore, pur non prospettando esplicitamente l'uso di mezzi lesivi, comunica alla vittima la sua intenzione di adottare iniziative idonee a determinare in essa uno stato di paura e di preoccupazione per la propria incolumità, come nel caso in cui l'autore preannunci l'adozione di iniziative giudiziarie, anche se palesemente infondate, che possano arrecare un danno alla vittima. Inoltre, il reato di violenza privata può configurarsi anche quando l'autore, senza ricorrere a violenza fisica, eserciti pressioni sulla volontà della vittima, impedendole di compiere atti che essa aveva deciso di compiere o costringendola a subire una condotta indesiderata, attraverso l'utilizzo di mezzi anomali diretti a condizionare la sua determinazione psichica. Il concorso formale tra i reati di violenza privata e lesioni personali è configurabile quando le condotte violente, pur essendo tra loro collegate, presentano una propria autonomia concettuale e realizzativa, essendosi verificate anche in tempi diversi. L'aggravante dei motivi futili può essere ravvisata quando l'azione criminosa sia determinata da ragioni sproporzionate rispetto alla gravità dei fatti e alla loro reiterazione, configurando una sorta di "ripicca" dell'autore. Infine, il giudice di legittimità non può sindacare il grado di sofferenza patito dalla vittima, essendo sufficiente che le condotte violente abbiano cagionato una sensazione fisica di dolore, ancorché contenuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LE. Da. , nato il (OMESSO);

avverso la Sentenza della Corte d'Appello di Roma del 17.1.2009;

Sono presenti per la Parte civile l'aVV. TAMBURRINI Giorgio di Roma come da nomina che deposita; per l'imputato l'avv. SODANI ((omissis)) ed, ai fini della pratica forense, la d.ssa BR. Fe. .

sentita la Relazione svolta dal Cons. Dott. ((omissis)) Sandrelli;

Il Procuratore Generale Dott. FEBBRARO Gi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.