Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37417 del 10 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37417PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, attraverso la dichiarazione mendace di non trovarsi in alcuna delle condizioni di incandidabilità previste dalla legge, integra il reato di cui all'art. 483 c.p. e all'art. 76 del D.P.R. n. 445/2000, anche qualora il soggetto agente non abbia particolari conoscenze giuridiche e ritenga erroneamente che il modulo da compilare contenga espressioni fuorvianti o margini di opinabilità. Infatti, il prestampato sottoscritto dall'imputato impone in maniera chiara di leggere le norme richiamate, le quali prevedono la non candidabilità di coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della reclusione complessivamente superiore a sei mesi per delitti commessi con abuso di poteri o violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio, disposizioni del tutto identiche sia nella Legge n. 55/1990 che nel D.P.R. n. 267/2000, senza alcuno spazio per equivoci o dubbi. Pertanto, la mancata conoscenza di tali norme o la ritenuta opinabilità delle stesse non esclude la sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo, trattandosi di prescrizioni chiare e tassative, la cui violazione integra il reato di falso ideologico, anche qualora il soggetto agente ricopra cariche pubbliche di rilievo, come quella di Sindaco, senza particolari competenze giuridiche. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche è adeguatamente motivato dalla Corte di Appello, avendo l'imputato riportato un precedente sostanzialmente specifico, essendo recidivo, reiterato, specifico e infraquinquennale, mentre la determinazione della pena, non elevata rispetto al minimo edittale, tiene conto della gravità del fatto, amplificata dalle pregresse funzioni pubbliche ricoperte dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4722/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 02/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. POSITANO GABRIELE;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. VOLPE Giuseppe, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Per il ricorrente e' presente l'Avvocato (OMISSIS), il quale chiede l'accogliment…

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