Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura non solo nelle condotte finalizzate a consentire l'ingresso irregolare di stranieri nel territorio nazionale, ma anche in quelle successive volte a garantire il buon esito dell'operazione, la sottrazione ai controlli di polizia e l'avvio dei clandestini verso la destinazione finale. Pertanto, il reato sussiste anche quando l'ingresso dello straniero avviene in modo formalmente regolare, ma è finalizzato a una permanenza illegale, come nel caso di utilizzo di visto turistico. Inoltre, il coinvolgimento dell'imputato nell'organizzazione dell'attività illecita e la consapevolezza del fine di lucro perseguito, in assenza di valide ragioni che possano giustificare la spinta al delitto, rendono la sua condotta particolarmente odiosa, escludendo la concessione delle circostanze attenuanti generiche. Il trattamento sanzionatorio, ancorato ai minimi edittali, risulta adeguatamente motivato sulla base di tali elementi.