Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21498 del 22 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21498PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, intenzionalmente procuri un ingiusto vantaggio patrimoniale a un soggetto privato, violando norme di legge o regolamentari, integra il reato di abuso d'ufficio. Tale condotta è punibile anche quando realizzata in concorso con il privato beneficiario, il quale abbia agito con mezzi fraudolenti per ottenere l'aggiudicazione di una gara pubblica, producendo false attestazioni circa la propria capacità economico-finanziaria. Ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante che il pubblico ufficiale abbia agito in condivisione con altri dirigenti dell'amministrazione, essendo sufficiente che la sua condotta abbia cagionato un concreto vantaggio al privato, in violazione dei doveri d'ufficio. Inoltre, il ritardo nella stipula del contratto, in violazione dei termini previsti dal bando di gara, integra l'abuso d'ufficio, a prescindere dalla sussistenza di un effettivo danno per l'amministrazione, essendo sufficiente il mero vantaggio patrimoniale procurato al privato. La valutazione prognostica sull'entità della pena irroganda, ai sensi dell'art. 275, comma 2-bis, c.p.p., non esclude la sussistenza delle esigenze cautelari, qualora il pubblico ufficiale e il privato abbiano agito in concorso per realizzare l'illecito vantaggio, in violazione dei doveri d'ufficio e con mezzi fraudolenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Frances - Presidente

Dott. MOGINI S. - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) e (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma in data 13 novembre 2014;

sentita la relazione del consigliere Dott. MOGINI Stefano;

udite le conclusioni del sostituto procuratore generale Dott. FODARONI Maria Giuseppina, che ha chiesto dichiararsi inammissibilita' per (OMISSIS) e rigetto per (OMISSIS) del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) e (OMISSIS) ricorrono per mezzo dei loro rispettivi difensori avverso l'…

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