Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43104 del 21 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43104PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso può essere legittimamente pronunciata sulla base di un compendio probatorio costituito da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, anche in assenza di una formale richiesta di denaro alle vittime, quando risulti provata l'appartenenza dell'imputato a un'organizzazione criminale di tipo mafioso e la sua capacità di incutere timore nelle vittime, nonché la sussistenza di un nesso causale tra la condotta dell'imputato e il tentativo di estorsione, desumibile da intercettazioni e altri elementi di prova. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nella determinazione della pena, purché la motivazione sia logica, coerente e scevra da vizi di illogicità manifesta. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al controllo della correttezza del percorso argomentativo seguito dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima non risulti del tutto priva di razionalità e plausibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo del 3.10.2012; Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. DI MARZIO Fabrizio;

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale Dott. SPINACI Sante, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di Palermo, in parziale riforma della sentenza emessa dal GUP del Tribunale del…

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