Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12902 del 6 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12902PEN

Massima

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Il dolo di incendio si configura quando l'agente, con la consapevolezza e volontà di cagionare un fuoco di notevoli proporzioni, tendente a diffondersi e non facilmente estinguibile, pone in pericolo l'incolumità pubblica. Ciò si verifica anche quando, oltre alle fiamme, si sviluppano fenomeni direttamente conseguenti all'incendio, come calore, fumo, mancanza di ossigeno e sprigionamento di gas pericolosi, che si pongono in rapporto di causa-effetto con l'incendio senza soluzione di continuità. Il pericolo per la pubblica incolumità, elemento costitutivo del delitto di incendio, non riguarda solo un singolo individuo o un numero determinato di persone, ma una pluralità indistinta di cittadini. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto come incendio doloso ai sensi dell'art. 423 c.p. è corretta quando l'agente, con dolo generico, ha innescato un fuoco di notevoli proporzioni, violento e tendente a propagarsi, che ha prodotto gravi conseguenze, come il decesso di una persona e il serio pericolo per l'incolumità di altri, anche a causa dei fumi e vapori tossici sprigionatisi. In tali casi, non è configurabile la meno grave fattispecie di danneggiamento seguito da incendio di cui all'art. 424 c.p., che richiede il dolo specifico di danneggiare la cosa altrui senza la previsione dell'evento incendio. La pena inflitta, prossima al massimo edittale, è adeguata in considerazione dell'elevatissimo grado di colpa, dei motivi spregevoli, della grave violazione dei doveri familiari e della mancanza di pentimento e iniziative riparatorie da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/11/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BONI MONICA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. GARGIULO RAFFAELE, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo il rigetto o in subordine l'inammissibilita' del ricorso e…

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